Falle dei processori, ecco come difendersi da Meltdown e Spectre

Questi i suggerimenti degli esperti di P4I-Partners4Innovation per rispondere all’attuale problema delle falle riscontrate in alcuni processori e tutti i riferimenti utili per restare aggiornati sul tema

Torna, purtroppo, di nuovo all’attenzione del grande pubblico il tema della sicurezza informatica. Alcuni ricercatori di Google hanno pubblicato un documento nel quale spiegano il problema delle falle riscontrate in alcuni processori, le due gravi vulnerabilità emerse negli scorsi giorni, frutto di un errore di progettazione presente dal 1995, che rende attaccabili i processori di quasi tutti i dispositivi utilizzati quotidianamente (server, server cloud, PC Windows e Linux, MAC, smartphone, tablet, eccetera), da cui possono essere sottratte informazioni critiche e riservate. In pratica, l’errore di progettazione scoperto permette a un programma malevolo, creato appositamente, di eseguire sul dispositivo attaccato operazioni non autorizzate, non volute, che possono portare al furto di informazioni, dalle password alle chiavi crittografiche. Nel caso in cui si sia stati vittima dell’attacco è quasi impossibile scoprirlo.

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Meltdown e Spectre, le cose da sapere e da fare (senza panico)

Se avete sentito parlare in toni drammatici di due importanti falle informatiche annunciate in questi primi giorni del 2018, rilassatevi.

Sì, il problema è serio, ma se non siete informatici per lavoro (per esempio gestite una banca o un servizio cloud) probabilmente vi basta aggiornare il vostro Windows, Mac, Linux, Android o iOS e le vostre applicazioni (in particolare il browser) come consueto, senza panico. Forse dovrete aggiornare anche il firmware del vostro processore. Se invece siete informatici per lavoro, vi aspettano giorni difficili e mi dispiace molto per voi.

In estrema sintesi, Meltdown e Spectre sono i nomi dati a gravi difetti di progettazione e di funzionamento presenti in buona parte dei processori fabbricati dal 1995 in poi da Intel e in alcuni di quelli prodotti da Amd e progettati da Arm. Sono processori usati in computer, tablet, telefonini e molti altri dispositivi (comprese le auto “intelligenti”). Non si tratta dei soliti difetti di app o sistemi operativi: qui sono proprio i chip stessi a essere fallati.

Specificamente, Meltdown è un difetto dei processori della Intel (e del futuro Cortex-A75 della Arm), mentre Spectre (in due varianti) tocca non solo i processori di Intel ma anche quelli di Amd (Ryzen) e Arm usati sugli smartphone, secondo The Register. Meltdown è risolvibile via software; Spectre per ora no.

Leggi l’articolo originale su ZEUS News – https://www.zeusnews.it/n.php?c=26041

 

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